INTERVISTA A DARIA MASIERO
Venerdì 8 maggio abbiamo intervistato in diretta instagram uno dei più grandi soprani: Daria Masiero!
COME SI SENTE QUANDO SALE SUL PALCO? Una grandissima gioia perché fare la cantante lirica è sempre stato il mio sogno. A 6 anni non volevo fare semplicemente la cantante, volevo fare la cantante lirica, quindi ogni volta che canto è un sogno che si realizza.
COME E' INIZIATA LA SUA PASSIONE? COME HA SCOPERTO IL SUO TALENTO? Quando ero piccola, mi hanno portato a vedere Madama Butterfly. Mi è piaciuta moltissimo e in quel momento ho pensato che volevo fare la cantante lirica. Ho cantato nel coro della chiesa e alle medie l'insegnante di musica era un cantante lirico e da lui ho imparato molto. Ero però troppo giovane per studiare canto lirico e quindi ho cominciato con il violoncello. Quando ho avuto 18 anni ho iniziato a studiare canto lirico e ho anche cantato pop, al punto che ho avuto la possibilità di gareggiare al Festival di Sanremo, ma non ci sono andata. In quell'anno ero infatti entrata all'Accademia della Scala. Ho fatto l'audizione davanti a Ghena Dimitrova, Renato Bruson, Luciana Serra, Leyla Gancer e altri nomi.
QUALI DIFFICOLTA' HA INCONTRATO ALL'INIZIO DELLA SUA CARRIERA? La mia carriera è iniziata all'inizio degli anni 2000 e per la lirica erano gli anni d'oro. E' stato un inizio fantastico, ma anche pesante, visto che cantare con Carreras, Domingo, Nucci, Bruson, Serra, Pons e altri porta con sé parecchia responsabilità per tentare di essere al livello di questi grandi nomi della lirica e porta con sé anche della paura. Ho una caratteristica personale, cioè il vedere il buono delle persone, che mi ha permesso di fare solo esperienze positive, non posso quindi dire di aver vissuto esperienze da dimenticare.
QUALI SONO I REQUISITI PER ESSERE UN CANTANTE COMPLETO?
Talento, essere portati ed avere un certo tipo di vocalità. Serve inoltre sapersi adattare ed essere una persona in salute. Poi c'è un concetto che secondo me è molto importante, cioè OPERA= EMOZIONARE ED EMOZIONE.
QUAL E' L'OPERA CHE PREFERISCE? Ogni volta che studio un'opera, dico che quella è la mia preferita. Sento molto vicino a me la musica di Puccini, perché è il mio mondo. Poi tutto il Verdi cantabile, quindi Aida, Trovatore, Simon Boccanegra. Le mie opere preferite in assoluto credo che siano Madama Butterfly, Bohème e Tosca, che sono anche quelle che ho interpretato di più.
QUALI INVECE I RUOLI?
Il ruolo che mi emoziona di più è Madama Butterfly, perché lei è un po' fanciullesca e speranzosa fino alla fine e tutto questo mi rispecchia: io sono così, non ho bisogno di recitare Butterfly, io "sono" Butterfly. Questo è anche il ruolo che ho studiato di meno, perché è mio sia vocalmente che scenicamente, posso tranquillamente lasciare la mia anima dentro quella di Butterfly e non devo mai sforzarmi negli atteggiamenti: mi viene naturale. Questo vale abbastanza anche per Mimì e in parte Tosca, perché mi capita che da Tosca devo vestirmi.
COME STUDIA UN NUOVO RUOLO? Guardo lo spartito e sottolineo la mia parte, poi ascolto la parte. Proseguo con lo studio vocale ed emotivo del personaggio per seguire al massimo ciò che il compositore ha scritto, perché se lo ha scritto significa che lui ai suoi ruoli dava una certa personalità che poi si ritrova nella musica.
COM'E' ESSERE UN CANTANTE IN QUESTO PERIODO? E' come essere un leone in gabbia! Per me, e penso anche per i miei colleghi, l'adrenalina che dà il palcoscenico è come una droga e una volta che continui a provare queste emozioni non sei più in grado di smettere. Come ho detto, salire sul palco è bellissimo, ed essere privata di questo è molto difficile, ma sono convinta che ce la faremo e ritorneremo in teatro più forti di prima!
Grazie mille a Daria Masiero per la sua disponibilità, è stato un onore!