INTERVISTA A NINO MACHAIDZE

07.05.2020

Giovedì 7 maggio abbiamo intervistato uno dei soprani più famosi della lirica attuale: Nino Machaidze!


COME TI SENTI QUANDO SALI SUL PALCO?                                                                                                                                    Per me è sempre una gioia immensa salire sul palco, perché ogni volta è un sogno che si corona. Sono molto fortunata: queste è anche un lavoro, ma prima di tutto è stata ed è una passione. Certo, se sto male non è per niente una gioia salire sul palco, ma sono fiera che in vent'anni di carriera ho fatto cancellare per malattia solo tre recite!

 
COME E' INIZIATA LA TUA PASSIONE? COME HAI SCOPERTO IL TUO TALENTO?                                                                          Io sono nata e cresciuta in Georgia in un periodo molto triste, perché c'era la guerra e diffusa povertà. A me piaceva molto la musica e ho avuto molto fortuna perché i miei genitori sono sempre stati felici di aiutarmi a coltivare la mia passione! Mio padre mi accompagnava ogni giorno alla scuola di musica che distava da casa mia circa un'ora e mezza a piedi! Studiavo il pianoforte, ma dopo un po' l'insegnante ha detto ai miei genitori di farmi studiare canto perché mi interessava molto di più cantare che suonare il piano. Così ho cominciato a studiare canto. Ho scoperto così il mio talento e la mia voce


COME SI E' EVOLUTA LA TUA CARRIERA?
Ho cantato molto dove ho studiato in Georgia, ho fatto vari concerti e poi ho debuttato a 16 anni nel Teatro dell'Opera di stato con Zerlina, Gilda, Rosina e Norina. Nel 2005 sono arrivata in Italia e mi sono subito concentrata in ruoli belcantistici. Ero appena riuscita ad entrare nell'Accademia del Teatro alla Scala.


QUALI SONO I RUOLI CHE PREFERISCI?
I ruoli che più mi piacciono sono Mimì ne "La bohème" di Puccini e Luisa in "Luisa Miller" di Verdi. Poi c'è anche un ruolo che amo tantissimo, ma che non ho ancora debuttato: Cio-Cio-San nella "Madama Butterfly". Avrei dovuto debuttare in questo ruolo, però sono stata costretta a rifiutare per vari motivi. Comunque, non rivelo quando quando, canterò anche Cio-Cio-San!


QUALI INVECE I COMPOSITORI CHE PREFERISCI?                                                                                                                              Mi piace moltissimo Puccini perché mi da' passione e la sua musica descrive le emozioni in modo perfetto! Poi ovviamente c'è il Maestro Verdi, del quale ho cantato vari ruoli: Violetta, Gilda, Luisa. Un altro compositore che mi piace molto è Rossini.


(Ascolto "Amami Alfredo", Arena di Verona, 2016) QUAL E' IL TUO RAPPORTO CON QUEST'OPERA? COSA NE PENSI DELL'ALLESTIMENTO CREATO DA HUGO DE ANA NEL QUALE HAI CANTATO?
Violetta è un ruolo bellissimo adatto alla mia vocalità e per questo è sempre una gioia cantarlo! L'allestimento creato da Hugo De Ana per il festival areniano del 2011 era proprio fantastico! Quando nel 2011 ero in Arena per "Roméo et Juliette" vedevo questa meravigliosa scenografia e già da quel momento sognavo di interpretare lì Violetta. Poi quando ho potuto cantarci è stato bellissimo, soprattutto nel secondo atto, quando, se c'era un po' di vento, si alzava il telo che era appoggiato nel palco ed era ogni volta una sensazione fantastica e un'emozione incredibile, da provare per credere!

(Ascolto "Una voce poco fa", Arena di Verona,2018) NEL 2018 SEI STATA INVECE ROSINA NELL'ALLESTIMENTO FIABESCO DI HUGO DE ANA E CON UN CAST D'ECCEZIONE...
Come hai detto tu, veramente un cast d'eccezione e devo dire fantastico! Quel Barbiere di Siviglia è stato indimenticabile e potermi confrontare con grandissimi artisti quali Nucci e Furlanetto è stato un grandissimo onore e una grandissima fortuna! Poi l'allestimento di De Ana ricreava un giardino fiabesco, che secondo me è un luogo perfetto per rendere al pubblico il messaggio che ha voluto trasmetterci Rossini con questa meravigliosa opera. Il Barbiere di Siviglia non ha sempre avuto un gran successo in Arena, cosa dovuta forse a degli allestimenti dei quali i registi non avevano pensato che quest'opera così intima, in questo anfiteatro, deve essere ingrandita. Queste regia è stata in grado di ingrandire tutto: le rose grandissime e le siepi del giardino enormi. Ovviamente noi cantanti non possiamo ingrandirci, ma possiamo anche noi contribuire a fare le cose in grande!



Grazie mille a Nino Machaidze per aver accolto il nostro invito per un'intervista in diretta e speriamo di vederla il più presto possibile dal vivo!

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